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Sensi Today

Newsletter n°08

NUOVA LINEA SPARKLE

18K

Il vino non è solo vino. È come te. Questo il motto della nuova linea sparkle, fresca di restyling, di Sensi. Look esuberante e forte personalità per interpretare glamour e lifesyle, per uno stile di vita moderno e vitale.

“Direi che abbiamo iniziato questa avventura perché, in sintonia con la mia passione per il glam-rock volevo sviluppare un vino che creasse un interesse nuovo, non legato alle nozioni tradizionali di denominazione/territorio/vitigno cercando di avvicinare al vino consumatori in maniera più trasversale, con richiami a musica, moda e trasgressione”.

18k Prosecco – Prosecco Treviso Doc
Glera 100%. All’olfatto è pulito ed elegante, con piacevoli sensazioni di frutta, pere e mele, ed erbe aromatiche. In bocca ha verve e freschezza, bollicina fine e buon corpo. Chiude con un finale fruttato e avvolgente.

18k Pinot Noir Rosé
Pinot noir 100%. Splendido colore rosa antico. Elegante al naso, con piacevoli note floreali che tornano in bocca insieme a una bella freschezza, buon corpo e grande equilibrio.

www.sensiluxurywines.com

Newsletter special Prowein 18K
INTERVISTA A MASSIMO SENSI

Intervista a Massimo Sensi – I vini Green

Da ecosostenibilità, sensibilità, riduzione dei consumi energetici e dell’impatto ambientale nasce la linea green di Sensi. Tre vini rossi nati con l’intento di rispettare l’ambiente e tornare alle origini. Così prendono vita il Chianti biologico Campoluce, il Ninfato, senza solfiti aggiunti, e il Chianti Superiore Vegante, certificato Vegan.

Come nasce l’idea di avviare un percorso green per i tuoi vini?
Le ragioni per cui ho deciso di avviare questo percorso green sono molteplici:
Per cominciare ho assecondato una mia crescente sensibilità verso un ritorno alle origini. Come ogni azienda di tradizione che si rispetti, guardare al passato aiuta a recuperare importanti informazioni talvolta dimenticate. Una delle cose principali che si imparano, ad esempio, è che i prodotti dell’agricoltura, e il vino tra questi, venivano realizzati da colture senza uso di pesticidi, solfiti e altre sostanze volte a proteggere l’evoluzione della maturazione del frutto e il prodotto in bottiglia. Nonostante questo si potevano produrre vini di un alto livello qualitativo.
In secondo luogo per un maggiore rispetto verso l’ambiente. Benché questo soffra di altre forme di inquinamento, è fuori dubbio che dare un buon esempio è prima di tutto un input che stimola un effetto domino che poi, grazie alla comunicazione moderna, può veramente ribaltare la coscienza globale in positivo producendo un circolo virtuoso.
Infine sentivo il bisogno di diminuire la presenza di allergeni nel prodotto finale: le allergie sono nel mondo moderno in continuo aumento e questo è dovuto anche al tipo di alimentazione, quindi aiutare persone che soffrono di intolleranza specifica alla SO2 per esempio è un importante traguardo e un punto di partenza per un benessere alimentare.

Quali sono le caratteristiche dei tre vini green dell’azienda?
Il Campoluce è prodotto da uve coltivate senza pesticidi e il suo nome deriva da “luce nel campo”, cioè attenzione alla natura, ma anche dalla presenza delle lucciole nel campo, che dimostra l’indice di purezza dell’ambiente.
Il Ninfato viene prodotto con uve sangiovese da cloni selezionati nella nostra tenuta e fermentato a temperatura controllata anche durante le fasi successive senza l’aggiunta di solfiti. Il suo nome deriva da Ninfa del Corbezzolo, una rara specie di farfalla che ha il suo habitat in Toscana e che curiosamente riesce a succhiare il succo dal frutto sulla pianta, evidenziandone quindi la purezza dell’uva.
Il Vegante, certificato Vegan, viene realizzato non utilizzando prodotti chiarificanti che derivano da gelatina di pesce o chiaro d’uovo e da ciò nasce ovviamente anche il suo nome.

Ma cosa significa esattamente vino vegano?
I vini certificati Vegan non utilizzano sostanze di origine animale come ad esempio caseina e albumina che sono invece abitualmente usati nella vinificazione tradizionale. Il Vegante nasce da una mia curiosità verso le filosofie alimentari che hanno sviluppato un loro corso negli ultimi due decenni. La filosofia Vegan è curiosamente sempre più popolare e abbracciata da un numero crescente di consumatori che, nonostante interpretazioni a volte molto personali, dimostrano un’attenzione crescente non solo sul gusto ma soprattutto sull’etica del prodotto.

Massimo Sensi
GOVERNATO

L’appassimento nell’azienda Sensi

Intervista al Prof. Fabio Mencarelli
Docente di Enologia all’Università della Tuscia, Dipartimento per l’Innovazione dei Sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali, nel corso di Laurea in Tecnologie Alimentari ed Enologiche, indirizzo Viticoltura ed Enologia, responsabile della cantina e del vigneto sperimentali, da anni è considerato il massimo esperto internazionale della tecnologia della disidratazione delle uve per la produzione di vino

Come nasce e con quale idea la decisione di appassire le uve?
È in questa direzione che ci siamo avviati quando abbiamo deciso di intraprendere il percorso per un vino da Governo prodotto con attenzione, per ottenere l’eccellenza. Non abbiamo detto: appassiamo le uve, poi vinifichiamo e vediamo. Siamo nella terra di Galileo e quindi dovevamo adottare il metodo induttivo: ci siamo chiesti, ci siamo fatti delle domande: dove possiamo mettere le uve perché perdano acqua lentamente senza deteriorarsi? in quale struttura? come deve esser fatta questa struttura? come devono esser posizionate le finestre? mettiamo le uve nelle cassette, sui graticci o appese? adottiamo completamente la tecnologia oppure rispettiamo la tradizione ma razionalmente con accurati controlli?

E come avete proceduto?
Abbiamo scelto una struttura tradizionale (fruttaia) e la disposizione delle uve appese con particolare attenzione nella chiusura e nell’apertura delle finestre e l’ausilio di ventilatori. Controllo continuo di temperatura, umidità relativa e velocità del flusso d’aria, sperando sempre che il clima esterno ci aiutasse in questa bella avventura.

A che punto è il lavoro?
Come si dice in inglese: we are in progress. Intanto siamo partiti, ma con l’intenzione di migliorare nella gestione della perdita di acqua per modulare la sintesi di composti di nostro interesse per il vino. Anche nella vinificazione abbiamo voluto azzardare. Nel sistema tradizionale e che attualmente useremo si aggiungono le uve appassite al vino di partenza. Però ci incuriosiva la possibilità di operare, con le uve disidratate accuratamente, in diverso modo: pigiare le uve e aggiungere al vino di partenza il mosto delle uve appassite o ancora produrre il vino secco dalle uve appassite, da assemblare con il vino di partenza. We are in progress.

Infine l’invecchiamento del vino…
Sarebbe stato troppo facile impiegare solo barrique, ma siccome ci piaceva azzardare, sempre con l’enologo, il Dott. Landi, abbiamo deciso di sperimentare l’affinamento in giara di terracotta per misurarne la permeabilità, comprenderne l’effetto sui composti fenolici e sugli aromi del vino, già così complesso perché GOVERNATO. Volevamo saperne di più visto che nella letteratura scientifica mancavano informazioni. We are in progress. Ormai siamo in gioco, ma è un gioco razionale, studiato, una partita di scacchi tra noi e le uve e poi il vino. Lo scacco matto speriamo sia nostro.

Newsletter special Prowein Governato
APPUNTAMENTO DEL MESE

ProWein 2018

Anche quest’anno Sensi parteciperà a ProWein per presentare i nuovi vini e quelli già noti che lo hanno reso ambasciatore dell’eleganza toscana nel mondo. Tutto questo e non solo a Prowein Dusseldorf, Germania – Hall 16 Stand / B55, dal 18 al 20 marzo.

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